Lauren Hutton
Mary Laurence Hutton, detta Lauren (1943 – vivente), attrice ed ex supermodella statunitense.
Lauren Hutton: «Quando il mio patrigno abusava di noi»
Intervista di Nina Verdelli, vanityfair.it, 17 gennaio 2024.
- [Il suo primo incontro con il signor Armani.] Ah sì. A Nairobi telefono alla mia agenzia di New York per sapere le novità, e mi dicono che lui mi vorrebbe per una sua sfilata. Era una proposta inusuale: io ero fotomodella e allora le fotomodelle non sfilavano. Però sapevo chi era, perché aveva creato i costumi per American Gigolò, mi piaceva il suo stile, amavo l'Italia, ero propensa ad accettare. Mi ha convinta con un regalo: sulla cassettiera della mia camera d'albergo mi ha fatto trovare un bellissimo paio di orecchini antichi, di diamanti e zaffiri. Ora, io ho la testa piccola, sarà per questo che non sono molto intelligente, e quegli orecchini, così minuti, erano perfetti per me. Ho pensato: "Wow, questo sì che è un invito allettante".
- [Così ha accettato.] E ho fatto bene: l'ho adorato dal primo momento. Ero nel backstage della sfilata, stavo provando i vestiti con cui avrei dovuto uscire in passerella. Appena lo vedo, tolgo lo zaino che avevo in spalla. Era un ricordo di un mio viaggio a Bali, o da qualche altra parte: era piuttosto grande, con la cerniera sulla schiena per evitare che qualcuno ci infilasse le mani dentro, aveva delle bellissime stampe. Nel mondo della moda non piaceva a nessuno. Invece Giorgio mi ha detto: "Rimettilo, voglio che sfili con quello addosso". Lì ho capito che, di persone come lui, ce n'è una su otto milioni.
- [Due anni fa ha addirittura posato in topless per Harper’s Bazaar.] Ero appena uscita dalla doccia, non ero né pettinata né truccata. In camerino provavo le giacche che avrei dovuto indossare per il servizio di moda. A un certo punto, senza dire niente, entra la fotografa e mi fa due scatti. Io, colta alla sprovvista, faccio appena in tempo a coprirmi il seno con le mani. Ma resto così, con l'espressione un po' da scema perché non me l’aspettavo. Ero incredula, e lo sono stata ancora di più quando hanno scelto quella foto per la copertina.
- [Sulla madre] Era completamente manipolata dal secondo marito, un ex cercatore di petrolio della compagnia Standard Oil. L'ha incontrato che tornava dal Sudamerica e ne raccontava meraviglie: ci parlava dello tsantza (rituale tribale di decapitazione e rimpicciolimento del cranio, ndr), di anaconde giganti, di piranha in grado di sbranare uomini interi. Avventure che noi americani degli anni '40 non avevamo mai né visto né sentito. Diceva che voleva scrivere una sceneggiatura e che avrebbe portato mia madre con lui. Credo fosse anche belloccio. Morale, lei se lo sposa senza neanche conoscerlo. Due secondi dopo siamo in miseria. [...] Non so mia mamma come abbia fatto a sopravvivere in un posto così, con un marito così. Io l'avrei pugnalato volentieri 400 volte.
- [Era un uomo abusante?] Certo che sì. In tutti i modi in cui può immaginare.
Filmografia
- American Gigolò (1980)
- Nip/Tuck – serie TV (2007)
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